Chiara Marletto è una delle menti più brillanti della fisica teorica contemporanea, una scienziata italiana che, a soli 37 anni, guida un gruppo di ricerca presso il prestigioso Wolfson College dell’Università di Oxford. Le sue ricerche sulla “Constructor Theory” puntano a rivoluzionare la nostra comprensione delle leggi della fisica, con l’obiettivo ambizioso di unire la teoria quantistica alla relatività generale di Einstein. Una missione che potrebbe aprire la strada a tecnologie che oggi riusciamo a malapena a immaginare.
Eppure, ciò che rende la sua figura ancor più affascinante è il legame che riconosce tra la sua formazione classica e la sua carriera scientifica.
Ex studentessa del Liceo Classico “Cavour di Torino”, Chiara ha scoperto tra i banchi di scuola il potere degli studi umanistici, come lei stessa sostiene: «gli studi classici permettono di sviluppare l’immaginazione e l’arte del linguaggio, educandoci a usarlo nel modo più preciso possibile. Lo studio delle lingue, incluse quelle classiche, e l’arte di tradurre ci educano al pensiero critico e alla riflessione. Aggiungendo a questo la matematica, che è il linguaggio rigoroso delle leggi scientifiche, arriviamo alla fisica, che è appunto unione perfetta di rigore e fantasia».
Chiara Marletto ci ricorda che anche nella scienza l’immaginazione gioca un ruolo essenziale. «Gli scienziati e i matematici sono artisti», dice, «proprio come scrittori, poeti e pittori. Cambia solo il linguaggio che utilizzano». Ecco perché il suo percorso è un esempio straordinario di come una solida base umanistica possa arricchire e potenziare una carriera nel campo scientifico.
Nell’articolo di Repubblica a lei dedicato, emergono tanti dettagli sulla sua straordinaria carriera e sul valore che attribuisce alla cultura classica, un invito a riflettere sul liceo classico quale occasione per lo sviluppo di strumenti unici, non solo per il pensiero critico, ma anche per affrontare con creatività e precisione le sfide di discipline apparentemente lontane come la fisica teorica.
Vi invitiamo a leggere l’articolo completo su Repubblica per scoprire di più sulla storia di Chiara Marletto e sul modo in cui la cultura classica può diventare la base per immaginare il futuro, anche nei laboratori più avanzati del mondo.
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